Pitagora
E la nascita di un uomo nuovocon Roberto Kirtan Romagnoli (voce e santur)
regia di Loris Seghizzi
Pitagora fu colui che in qualche modo diede vita alla Magna Grecia, così chiamata per l’altissimo livello di evoluzione umana, culturale e scientifica che questa “colonia” raggiunse grazie anche e soprattutto alla nuova impostazione sociopolitica e culturale sviluppatasi con le idee di Pitagora.
Non solo geometria, dunque, ma scienza, filosofia, musica, politica, teologia, cultura, sociologia ante litteram nelle opere di questo grande uomo, le cui idee restano in gran parte sconosciute al grande pubblico.
Roberto Kirtan Romagnoli, attraverso un linguaggio tipico, a metà strada tra la comicità e la tragedia, accompagna il pubblico in un viaggio destinato a svelare e far conoscere i segreti ed i misteri che Pitagora aveva compreso e condiviso nelle sue scuole, con i suoi adepti.
Una operazione a cuore aperto, una lezione di filosofia, di storia, di antropologia, uno spettacolo tremendamente attuale sul destino dell’uomo. “Perché”, diceva proprio Pitagora già 2500 anni fa, “Se non nascerà un uomo nuovo capace di comprendere e vivere l’Armonia celata nella natura dell’universo, porterà se stesso a perdersi ed autodistruggersi a causa della sua violenta tracotanza e smodato desiderio di potere”.
Un ammaestramento fondamentale per l’uomo di oggi.
Dopo “Ulisse”, “Pitagora” rappresenta il secondo atto di una trilogia su grandi uomini del passato le cui gesta e le cui idee hanno influenzato l’evoluzione umana.